lunedì 17 novembre 2008

GATTO TORNA A CASA DOPO 13 ANNI GRAZIE AL MICROCHIP SOTTOPELLE

George dato per disperso nel 1995 a Santa Rosa, in California, è stato riportato a casa;

STATI UNITI – Quando qualche giorno fa gli addetti del Sonoma County Animal Care and Control hanno chiamato la famiglia Walburg per avvertire che il loro gatto era stato ritrovato a circa 5 chilometri da casa loro, la sorpresa di Frank e Melinda – i proprietari del felino – dev'essere stata davvero grande. Con tutta probabilità, infatti, la coppia non sperava davvero più di rivedere George, un gatto giocherellone e vispo dal pelo grigio-marrone e dagli occhi gialli, scomparso da casa la bellezza di 13 anni fa.

LA SCOMPARSA - Proprio così: era il 23 giugno del 1995 quando il micio, oggi 17enne, si è allontanato dalla sua casa di Santa Rosa, in California e, come di frequente avviene con gli animali domestici, non è più tornato, sparendo nel nulla e lasciando nella disperazione i suoi padroni, gattari irriducibili. Melinda e Frank hanno setacciato l'intero quartiere per settimane, alla ricerca del loro amato micio, recandosi ogni giorno (per sei mesi di fila) ai gattili e negli studi veterinari della zona nella speranza che fosse stato raccolto da qualche volontario.

IL CHIP DELLA SALVEZZA - Ma di George, purtroppo, nessuna traccia. Fino a due settimane fa, quando il gatto è stato notato e segnalato ai responsabili della protezione animali, che dopo averlo recuperato e portato al ricovero hanno provveduto a scansionarlo alla ricerca di un eventuale microchip sottopelle che ne consentisse l'identificazione. E così è stato: le informazioni contenute nel chip impiantato dietro al collo dell'animale hanno permesso di risalire ai suoi proprietari in pochi istanti. Quindi George, malaticcio e assai dimagrito rispetto a com'era ai tempi della sua scomparsa, è stato finalmente riportato a casa dai Walburg, che si stanno prendendo cura di lui amorevolmente.

Scusate per la publicità, ma non sono riuscito a toglierla...

IL PASSATO – Recandosi nel luogo in cui George è stato ritrovato, Frank e Melinda hanno potuto scoprire che il loro gatto era in realtà stato adottato da una donna della zona – circa 12 settimane dopo la sua scomparsa – che lo ha battezzato Puka ma non ha mai pensato di verificare se il micio fosse dotato del microchip d'identificazione. Ora la tecnologia ha permesso di ridare George alla sua famiglia anche a 13 anni di distanza, ma forse nell'immediato il classico collarino con nome e numero di telefono dei proprietari sarebbe stato più utile e avrebbe permesso al micio di tornare dai suoi cari molto tempo prima. Ferma restando la buona fede di chi lo ha accolto in seconda battuta, ovviamente.


Fonte: Corriere.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow , che storiella ! :-)
Meno male che ormai anche i nostri mici possono avvalersi delle nuove tecnologie.

Un Saluto a tutti!

Andrea Tiere

gatti&co ha detto...

Ciao! Si però il gatto è diventato vecchietto eh! Cioè tanto vale lasciarlo a chi lo ha accudito durante tutti questi anni!!!
Comunque scusami se non ti ho ancora inviato le foto, ma ho veramente poco tempo!

Salutoni