I GATTI DI STRADA ED I GATTI CASALINGHI

Innanzitutto occorre distinguere tra gatti che provengono dalla strada e gatti nati in casa (o comunque acquistati in un negozio d’animali oppure in allevamento): in quest’ultimo caso il soggetto è generalmente sano, anche se per scrupolo è comunque sempre meglio ricorrere al veterinario per un controllo, ricordandosi di portare con sé, in un contenitore sterile, un campione di feci del giorno stesso (l’analisi rivelerà una eventuale presenza di parassiti intestinali, che potranno essere eliminati con una semplice cura per bocca).

I trovatelli hanno invece bisogno di una visita più approfondita perché, avendo vissuto all’aria aperta, sono stati esposti alle aggressioni dei parassiti, alle irritazioni cutanee, alle affezioni respiratorie e via discorrendo.

A meno che non sia visibilmente malato, la prima cosa da fare quando Micio entra in casa è un bel bagnetto in acqua tiepida, con shampoo neutro per uso umano, per eliminare tutto lo sporco dal pelo, facendo poi attenzione ad asciugarlo bene – prima con un asciugamano di spugna e poi con il phon a calore moderato, tenuto ad una adeguata distanza – perché, non essendo ancora protetto dalle vaccinazioni, potrebbe ammalarsi. Importantissimo è non usare prodotti antipulci senza il preventivo parere veterinario perché gli antiparassitari possono in alcuni casi essere molto dannosi per la salute del gatto, molto più di qualche pulce che – sia ben chiaro – non è un pericolo né per lui né tantomeno per voi!

Naturalmente, dato il proverbiale odio per l’acqua, fare il bagno al gatto – soprattutto se è adulto – non sarà un’impresa facile: per le prime volte, finché non si sarà abituato, meglio farsi aiutare da un’altra persona.

Creargli il suo ambiente

Una volta sistemata la questione pulizia, sarà bene mettere a disposizione del nuovo arrivato una ciotolina con l’acqua e una con il mangiare: se in casa non c’è del cibo specifico per gatti, potrete dargli gli avanzi del vostro pranzo ma poi sarà bene attenersi alla dieta indicata per il gatto in relazione alla sua età.
Non dimenticate poi di fornirgli una cassettina igienica con la sepiolite, che può essere aperta oppure coperta: quest’ultima è naturalmente più pratica perché trattiene meglio i cattivi odori e nasconde alla vista gli escrementi. Per natura estremamente pulito, il gatto imparerà subito a servirsi della lettiera ma è importante tenerla sempre pulita (rimovendo gli escrementi solidi con una palettina a setaccio e cambiando la sepiolite al massimo ogni due giorni) perché, essendo molto “schizzinoso”, piuttosto che sporcarsi le zampette finirebbe per fare i suoi bisogni sul pavimento. Un consiglio: non adoperate mai per le pulizie la candeggina perché il suo odore attira i gatti che, confondendolo con quello dell’urina dei loro simili, sono spinti a “segnare il territorio” per rivendicarne il dominio.

Per quanto riguarda il posto per dormire, tenete presente che il gatto è un gran pigrone (trascorre circa due terzi della giornata a poltrire!) e ama schiacciare pisolini in luoghi comodi e caldi: sarà lui a scegliere dove dormicchiare, andando ad acciambellarsi su letti, divani, sedie, indumenti morbidi lasciati qua o là o magari sulle vostre ginocchia, se ha deciso di accordarvi un po’ della sua attenzione.

Infine, per evitare che rovini poltrone e tappezzerie, sarà bene fornirgli un grattatoio dove affilarsi gli artigli (in commercio si trovano colonnine rivestite di corda corredate di giochi di vario genere, ma anche un semplice tronco sarà adatto allo scopo), mentre per proteggere le piante sarà sufficiente spruzzare sulle foglie del succo di limone, il cui odore risulta fastidioso ai gatti.

Se in casa ci sono altri gatti

Compagnone, giocherellone, affettuoso, il gatto non accetta di buon grado intrusioni nel suo territorio: se dunque in casa ne avete già uno, state pur certi che tarderà a socializzare con il nuovo arrivato, tenendo nei suoi confronti un atteggiamento diffidente e minaccioso. Se poi l’“intruso” è un cucciolo, ne avrà addirittura paura e si terrà a debita distanza, difendendosi con sonori schiaffoni se il piccolo, sprovveduto, dovesse avvicinarglisi troppo. Per aiutarli a familiarizzare, il padrone può dar loro da mangiare in due ciotoline abbastanza vicine oppure coccolarli contemporaneamente, dimostrando così ad entrambi che non hanno nulla da temere l’uno dall’altro. Ad ogni modo, ogni gatto ha i suoi tempi e anche in questo caso sarà lui a decidere se e quando accordare i suoi favori al nuovo venuto.

Non è raro che la gelosia del gatto nei confronti dell’intruso si manifesti con un atteggiamento scostante e scontroso anche nei confronti del padrone o con veri e propri dispetti di vario genere: potrebbe ad esempio cercare di attirare su di sé l’attenzione lasciando “ricordini” negli angoli di casa anziché nella cassettina; in questo caso, è necessario sì punirlo con un ceffone subito dopo il misfatto, ma è anche importante, più tardi, coccolarlo a lungo per fargli capire che il vostro amore per lui non è diminuito con l’arrivo dell’altro.

Le maniere forti e un “no” pronunciato con voce decisa serviranno anche ad educare il nuovo arrivato, che deve imparare a non passeggiare sui mobili, salire sul tavolo o rubare il cibo lasciato incustodito.