In seguito queste credenze furono abbandonate, ma è rimasta la convinzione che i gatti neri portino sfortuna.
Una leggenda afferma che un mercante vendette ad un re il suo più bel gatto, un maschio nero, che al re serviva perché da qualche giorno si aggirava un topo nelle cantine, dove c’erano riserve di formaggio. Quando però il gatto vide il topo, si limitò a rincorrerlo fino in cantina e dopo iniziò ad abbuffarsi di pesce. Nel frattempo era arrivata in cantina tutta la famiglia del topo, che cominciò a rosicchiare i sacchi e a sgranocchiare tutto il formaggio.
Il re, senza formaggio mangiato dai topi e il pesce mangiato dal gatto, si infuriò talmente che da allora chi vedeva un gatto nero, e soprattutto gli attraversava la strada, aveva timore che gli succedesse una sfortuna.
Un altro timore causato dai gatti nell'antichità era quello rappresentato dall'arrivo dei Turchi e dei Mori che depredavano le città al tempo delle scorribande piratesche musulmane e delle Crociate. Infatti i saraceni erano soliti portare molti gatti sulle loro navi, soprattutto quelli neri perché erano i più diffusi nelle regioni arabe e del Golfo Persico, per combattere le invasioni di topi che divoravano le scorte e le vettovaglie nelle stive. Quando attraccavano nei porti vicini alle città da assediare, aprendo le stive, i Turchi e i Mori permettevano ai gatti confinati lì dentro di uscire e andare dove volevano. Di conseguenza, dato che molti di questi gatti si riversavano nelle periferie delle città che stavano per essere occupate, e notate queste coincidenze da parte dei cittadini tra l'arrivo di un gran numero di gatti e il successivo attacco dei musulmani, il terrore e la convinzione di porta-sfortuna causato dai gatti crebbe ancora di più.
I gatti sono considerati portatori di sciagure anche a causa di "incidenti" che avvenivano nell'antichità: al buio i gatti neri attraversavano la strada cosìchè le carrozze ed i cavalli che le trainavano non riuscivano a causa di "incidenti" che avvenivano nell'antichità: al buio i gatti neri attraversavano la strada cosìchè le carrozze ed i cavalli che le trainavano non riuscivano a vederli e le carrozze si ribaltavano. (wikipedia)
Una leggenda afferma che un mercante vendette ad un re il suo più bel gatto, un maschio nero, che al re serviva perché da qualche giorno si aggirava un topo nelle cantine, dove c’erano riserve di formaggio. Quando però il gatto vide il topo, si limitò a rincorrerlo fino in cantina e dopo iniziò ad abbuffarsi di pesce. Nel frattempo era arrivata in cantina tutta la famiglia del topo, che cominciò a rosicchiare i sacchi e a sgranocchiare tutto il formaggio.
Il re, senza formaggio mangiato dai topi e il pesce mangiato dal gatto, si infuriò talmente che da allora chi vedeva un gatto nero, e soprattutto gli attraversava la strada, aveva timore che gli succedesse una sfortuna.
Un altro timore causato dai gatti nell'antichità era quello rappresentato dall'arrivo dei Turchi e dei Mori che depredavano le città al tempo delle scorribande piratesche musulmane e delle Crociate. Infatti i saraceni erano soliti portare molti gatti sulle loro navi, soprattutto quelli neri perché erano i più diffusi nelle regioni arabe e del Golfo Persico, per combattere le invasioni di topi che divoravano le scorte e le vettovaglie nelle stive. Quando attraccavano nei porti vicini alle città da assediare, aprendo le stive, i Turchi e i Mori permettevano ai gatti confinati lì dentro di uscire e andare dove volevano. Di conseguenza, dato che molti di questi gatti si riversavano nelle periferie delle città che stavano per essere occupate, e notate queste coincidenze da parte dei cittadini tra l'arrivo di un gran numero di gatti e il successivo attacco dei musulmani, il terrore e la convinzione di porta-sfortuna causato dai gatti crebbe ancora di più.
I gatti sono considerati portatori di sciagure anche a causa di "incidenti" che avvenivano nell'antichità: al buio i gatti neri attraversavano la strada cosìchè le carrozze ed i cavalli che le trainavano non riuscivano a causa di "incidenti" che avvenivano nell'antichità: al buio i gatti neri attraversavano la strada cosìchè le carrozze ed i cavalli che le trainavano non riuscivano a vederli e le carrozze si ribaltavano. (wikipedia)
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