domenica 9 dicembre 2007

ANIMALI RIPORTATI ILLEGALMENTE

ROMA - C'e' chi va in un paese esotico e, illegalmente, riporta un'iguana e chi viene nella Citta' Eterna da ogni angolo del mondo e riparte, nel pieno del suo diritto, con un gatto 'aristocratico', adottato nella colonia felina piu' antica di Roma, quella che a Torre Argentina vigila sui templi romani che videro l'assassinio di Giulio Cesare.

I turisti vanno matti per questo luogo ricco di storia, i romani meno: presi dalla vita frenetica, molti non sanno che tra le rovine c'e' un'istituzione. Il rifugio dei gatti abbandonati e' li' da circa 15 anni, avviato dal niente e portato avanti da volontari che parlano tutte le lingue. In agosto ''la situazione e' drammatica'', dicono i responsabili, e non basta la generosita' degli stranieri (molti tedeschi), che adottano gatti, non importa se sani o malati, ciechi o handicappati.

La Colonia, stracolma anche di gattini, si rivolge a quanti ad agosto non vanno in ferie. ''Adesso e' il momento ideale - spiega Silvia Viviani, insieme a Lia Dequel fondatrice dell'Associazione Culturale Colonia Felina di Torre Argentina -. Sono vaccinati e sterilizzati, sverminati e sottoposti a trattamenti antiparassitari. Sono belli da non aver bisogno di promozione, se non fosse che per accoglierne altri, abbandonati ogni giorno, serve posto. Adesso siamo costretti ad accettare solo quelli ciechi o che altrove morirebbero''.

L'adozione non e' scontata: chi vorra' prendere uno o piu' gatti verra' consigliato in base al proprio stile di vita, all'abitazione, all'eta' e al carattere. L'Associazione e' anche centro per la promozione della sterilizzazione e della castrazione, praticate in Italia meno che all'estero. I volontari invitano a seguire gli stranieri anche per il microchip, che ai felini viene messo sottocute come in Italia viene fatto con i cani. Potrebbe essere utile in caso di smarrimenti e di abbandoni.

L'Associazione di Torre Argentina e' una realta' nascosta, sconosciuta alla maggior parte dei romani che di fretta attraversa la piazza. Basterebbe fermarsi un attimo, scendere una scalinata, allontanarsi dai rumori ed immergersi nella storia. Volontari da ogni paese lavorano per i gatti, tra i templi, tutta la settimana, alternandosi da mattina a sera. La lingua italiana e' la meno parlata, visto che le conversazioni con i turisti sono la prassi. Gli stranieri lasciano offerte e spesso tornano nel proprio paese (perfino in California) con un gatto o con un'adozione a distanza. In questo caso, se si vogliono avere notizie dell'animale adottato, l'Associazione cura i contatti via e-mail (per informazioni 06.45425240; www.gattidiroma.com; torreargentina@tiscali.it).

I volontari della Colonia devono provvedere a tutto: dalle pubbliche relazioni alla pulizia, dal cibo alla somministrazione delle medicine, fino alle visite dal veterinario. L'Associazione si sostenta anche con la vendita di oggetti e sono molte le iniziative portate avanti: ogni giorno i responsabili fanno da Cicerone, mostrando agli stranieri ammaliati i luoghi calpestati dagli antichi, dove Giulio Cesare venne assassinato il 15 marzo del 44 a.C.

Ora, tra i ruderi, sonnecchiano i gatti. Alcuni hanno trovato il proprio habitat tra i capitelli, sotto il livello stradale, dove i rumori sono attutiti, e non ci pensano proprio a farsi chiudere in una casa moderna. Altri aspettano una famiglia. L'Associazione, come dimostrazione di impegno nei confronti del gatto, chiede una somma di 75 euro, equivalente ad un rimborso spese per cure mediche e alimenti.
fonte: ANSA

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